Impiego dei beta-bloccanti in ambito perioperatorio nella chirurgia non-cardiaca: una frode scientifica potrebbe aver causato migliaia di morti
Le raccomandazioni per l'uso perioperatorio dei beta-bloccanti nella chirurgia non-cardiaca dovrebbero essere immediatamente ritirate perché sono basate su dati viziati che hanno mascherato un aumento del 27% del tasso di mortalità.
Il maggior sostegno all'uso dei beta-bloccanti in ambito perioperatorio era venuto dai dati degli studi del cardiologo olandese Don Poldermans.
Una Commissione d'inchiesta promossa dalla Erasmus University ( Olanda ), dove il dottor Poldermans lavorava, ha accertato che negli studi sui beta-bloccanti, il dottor Poldermans non aveva seguito i protocolli di studio, non aveva raccolto i dati in modo corretto e che, in diversi casi, aveva falsificato i dati.
Dopo la denuncia dell’Erasmus University, ricercatori dell’Imperial College London ( Gran Bretagna ) hanno condotto una nuova meta-analisi di studi clinici sui beta bloccanti, escludendo i dati screditati dello studio di Poldermans ( studio DECREASE ), e hanno trovato che l'uso di questi farmaci in ambito perioperatorio era associato a un aumento del 27% della mortalità a 30 giorni.
La meta-analisi che ha riguardato 9 sperimentazioni, ritenute sicure, che hanno coinvolto 10.529 pazienti, ha mostrato che i beta-bloccanti somministrati in ambiente perioperatorio hanno ridotto si l’infarto miocardico non-fatale, ma hanno anche aumentato il rischio di ipotensione e ictus.
Secondo gli autori britannici, è plausibile che, in questi pazienti, l’aumento della mortalità a causa di ipotensione o ictus possa essere maggiore della riduzione della mortalità da infarto miocardico.
Gli Esperti, tra cui lo stesso Poldermans, nel momento di stilare le Lineeguida, hanno preso in considerazione anche i dati olandesi, e sarebbero giunti a una conclusione errata, ritenendo che i beta-bloccanti avessero un effetto neutro sulla mortalità generale, e benefici sul rischio di infarto miocardico non-fatale nei pazienti sottoposti a chirurgia non-cardiaca. ( Xagena2013 )
Fonte: Heart, 2013
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